Marcia o muori, dice il titolo di un disco dei Motorhead ...
Da Marzo ad ora quante cose sono accadute!
Senza sapere cosa fosse un brushless o una LiPo abbiamo comprato la prima 1:18, l'abbiamo provata e l'abbiamo apprezzata.
Dalla macchina alla pista in giardino, con la 1:18 il passo è davvero breve, e allora abbiamo creato, di getto, come veniva, il primo mitico tracciato di Solimbergo!
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Di notte, dietro al fumo del sigaro si comincia a vedere una forma! |
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Eccola! I primi giri sulla nostra prima pista. |
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Il nostro primo gioiello terminato! |
Da allora quanto divertimento, quante sfide fino a tarda notte alla luce dei riflettori, quanta birra nelle tiepide serate estive ...
E quanto lavoro per migliorare il fondo, e quanta esperienza acquisita!
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Carlo alle prese con uno dei tanti esperimenti di terreno. |
Questa piccola pista ci ha fatto davvero divertire, forse al di là di ogni aspettativa, e di pari passo al divertimento sono cresciute anche le nostre conoscenze e competenze in materia di piccole auto rc, e abbiamo scoperto quanto sia bello, difficile e appagante far correre veloci su un piccolo tracciato in terra questi piccoli razzi che pesano mezzo kilo!
Ma tutto, si sa, è perfettibile: la ricerca del miglioramento fa parte della natura umana.
Come abbiamo migliorato le nostre macchine, abbiamo pensato che anche la nostra piccola pista poteva diventare ancora migliore.
Ovviamente lo spazio a disposizione è ben definito, e più di tanto non ci si può allargare e allungare.
Di certo, poi, la quantità non deve andare a scapito della qualità: la nostra piccola pista è breve, ma assai divertente; bisogna fare qualcosa di un po' più grande ma di altrettanto divertente!
E allora si inizia a pensare al tracciato, alle nuove curve, alla parte lenta, alla parte veloce.
Poi si pensa a come fare a muovere la terra velocemente, a come fare i cordoli, a tante piccole cose per migliorare quello che già c'è sulla base dell'esperienza acquisita.
Cosa è successo? Beh, date un'occhiata qui sotto ...
Nonostante qualche problema di "messa a punto", la motozappa di Max è stata utilissima a scavare il nuovo tracciato nei punti da variare rispetto al vecchio percorso.
In sostanza, abbiamo agito su tre fronti:
- sfruttare al massimo il terreno a disposizione, allungando il percorso;
- non scendere mai sotto la larghezza di m. 1,60 (una 1:18 è larga meno di 20 cm.);
- rendere il tracciato più vario.
Abbiamo quindi mantenuto
quasi uguale la parte centrale ma allungato la pista verso il "pollaio" e
verso la collinetta, cioè ai due estremi.
Ovviamente non abbiamo
allungato e basta, ma anche cercato di aggiungere curve e variare il
percorso: all'inizio del rettilineo abbiamo creato una variante veloce
ma da percorrere con attenzione, alla fine del rettilineo una curva
velocissima a sinistra.
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La curva "in collina" e la variante a inizio rettilineo |
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Curvone a fine rettilineo e "tornante del pollaio" |
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L'aspetto fangoso durante i lavori |
Il risultato finale è davvero bello a vedersi, almeno per noi.
La pista è più lunga e più varia, con curve di raggio diverso, con allunghi "più lunghi" e parti lente più accentuate.
Dovrebbe essere più impegnativa rispetto al passato, ma rimanete con noi nei prossimi giorni per le prime impressioni di guida!
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Eccola, in tutto il suo nuovo splendore! |
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La curva "in collina", preceduta da breve allungo |
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Altra immagine della curva vista da sud |
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Il curvone da fare in pieno a fine rettilineo |
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Il nuovo "tornante del pollaio" |
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Primo piano del tornante |
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Altra foto del nuovo tracciato: circa 45 m di lunghezza per 1,6 m di largezza |
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