venerdì 24 maggio 2013

Himoto Spino: qualche intervento sugli ammortizzatori

Come ho scritto in un precedente articolo, la Himoto Spino è una ottima 1/18: aggiornatissima sotto il profilo elettronico (motore brushless, batterie LiPo, radio 2,4 GHz a 4 stilo AA), esteticamente bella e molto, molto robusta.

L'unico limite vero che abbiamo segnalato è la assoluta mancanza di possibilità di regolazione, nel senso che tutta la tiranteria è costituita da pezzi "monoblocco" (non da uniball), quindi gli angoli non possono essere variati.
Sulle 1/18 non è detto sia un male, dato che su dimensioni così ridotte tutto ciò che può muoversi è intrinsecamente fragile e le piccole variazioni degli angoli (convergenza, camber) non sono forse così apprezzabiii.
Gli ammortizzatori, però, vanno regolati, perchè da essi dipende in massima parte il comportamento della vettura sui vari fondi.

Gli ammortizzatori di serie della Spino sono lunghi 6 cm e le molle hanno un diametro di 1 cm.
A mio parere sono piuttosto duri; forse non sono duri in assoluto, ma lo sono per un modello che pesa solo mezzo chilo.
Un peso così leggero fa sì che, su una sconnessione, la vettura abbia la propensione a "sollevarsi tutta" invece che far sollevare solo l'ammortizzatore interessato; per evitare questo, l'ammortizzatore deve necessariamente essere molto morbido e sensibile.

Per ammorbidire gli ammortizzatori di serie ho fatto quanto segue:
- ho sostituito l'olio di serie con un olio più fluido;
- ho diminuito la pressione dei gommini di chiusura sul gambo.

 
Gli ammo Himoto: notare ghiera superiore, cilindro in nylon, ghiera inferiore zigrinata
 
Sostituire l'olio la prima volta non è semplicissimo, perchè bisogna ovviamente aprire la ghiera superiore, che è molto (troppo ...) serrata.
Togliete anzitutto il piattello inferiore (che è solo inserito a pressione) e la molla.
Poi occorre tenere fermo il cilindro (che è in nylon nero abbastanza leggero e deformabile) e svitare con una chiave esagonale delle giuste dimensioni la ghiera superiore, che è saldamente avvitata al cilindro stesso.
L'operazione richiede un certo sforzo, durante il quale è necessario preservare il cilindro in nylon dalle deformazioni e dai graffi: suggerisco di avvolgerlo in un materiale che faccia presa e riparo (tipo gomma, camera d'aria o qualcosa del genere) e stringere il cilindro così avvolto con una pinza o, meglio, in una piccola morsa, senza esagerare.
Una volta svitato il tappo superiore, alzare e abbassare il pistone per far uscire l'olio "di serie", poi far scendere del tutto il pistone e riempire il cilindro con olio molto fluido, fino a un po' sotto all'orlo superiore, infine richiudere il tappo con le sole mani, avvitando fino a garantire la chiusura ermetica, ma senza forzare troppo.
Provare il movimento del pistone, che dovrebbe salire con fluidità, poi scendere un poco da solo (non necessariamente del tutto).
Le operazioni di riempimento che farete in futuro saranno molto più semplici.

Dedichiamoci ora alla ghiera inferiore.
All'interno di questa ghiera ci sono due rondelle in nylon e due gommini in teflon; tutto ciò serve a tenere ben dritto il gambo del pistone e a evitare la fuoriuscita dell'olio.
Talvolta, però, i gommini in teflon sono troppo compressi dall'avvitamento della ghiera inferiore, e premono troppo contro il gambo di metallo, togliendo fluidità al movimento.
Per migliorare la situazione è meglio svitare un po' la ghiera inferiore (quella zigrinata) per liberare un minimo i gommini; non troppo, altrimenti rischiamo di perdere l'olio; bisogna trovare il giusto equilibrio.
A questo punto gli ammortizzatori dovrebbero essere molto più fluidi.

Ma si può fare altro, intervenendo sulle molle.
Se volete abbassare la macchina occorrono molle più corte.
Questo può servire su fondi molto lisci come l'asfalto (associato a ammortizzatori duri) oppure, come nel mio caso, su fondi sconnessi ma privi di grandi salti, come la terra battuta (associato ad ammortizzatori più morbidi).
Per accorciare le molle (e quindi abbassare il baricentro della macchina e ridurre l'escursione degli ammortizzatori) possiamo tagliare le molle di serie oppure, più semplicemente, possiamo acquistare il set di molle della Helion Animus (HLNA0014).
Con le molle della Animus, l'altezza da terra della Spino scende dai circa 2cm di serie a 1,5cm.

Il set di molle della Helion Animus

Quest'ultima opzione è ottima e economica: la Helion, intelligentemente, vende a poco prezzo un set di sole molle (quindi non l'ammortizzatore completo, ma solo le molle).
Questo set, tra l'altro, comprende anche dei comodi spessori in nylon che possono essere inseriti sopra le molle (anche della Himoto) per irrigidirle.
Insomma, un acquisto che, con una spesa molto modica, ci consente di aumentare di molto le possibilità di regolazione della nostra Spino. 
Peccato che la Himoto, dopo aver realizzato un modello così ben fatto, non abbia commercializzato qualcosa del genere e non abbia pensato a nessuna possibilità di regolazione.          

Nessun commento:

Posta un commento