mercoledì 11 dicembre 2013

Le misure contano ... Motori e regolatori: accoppiate vincenti!!!!

Eccoci arrivati al famoso problema dell'accoppiamento del motore con il regolatore: dopo aver letto il post precedente e capito quanti giri deve avere il nostro bel motore per potersi divertire, è arrivato il momento di togliere ogni dubbio sulla dimensione di cassa e potenza regolatore da accoppiare.
Ci sono tante misure e potenze di cui tenere da conto, ma cercheremo di risolvere vari quesiti che ci sono passati per la testa in un modo rapido e semplice.
Cominciamo dalla base del modellismo elettrico in versione semplificata (cercherò di non essere troppo trecnico).

Motore "brushed" (o comunemente detto "a spazzole"): la potenza è determinata dal numero di spire in rame con cui il rotore viene avvolto e di conseguenza i giri minuto; più sono le spire di rame, meno il motore avrà giri al minuto.
La denominazione del motore in quantità di spire è  in "T": se troviamo un motore con 21T vuol dire che il motore ha ben 21 spire avvolte su ogni gabbia del rotore.
Nel caso di un minor numero di "T" il motore avrà meno spire e dunque compirà più giri minuto (so che è molto semplificato ma più semplice è, meglio è!).
Bisogna fare attenzione con la quantità di spire del nostro motore, perché questo genera un carico di assorbimento in Ampére segnalato spesso sul motore o sulla confezione con la lettera "A": minori sono i "T", maggiore è l'assorbimento del motore, dunque maggiore deve essere la potenza di carico del nostro regolatore (chiaramente nella versione opposta il calcolo è invertito).
Esempio: motore da 17T - 25000 giri minuto a 7,2Volt, con un'assorbimento di circa 33A: useremo un regolatore che deve avere un carico a regime massimo  circa maggiore o uguale di 45A (calcolare sempre un po di più che non guasta mai!), producendo così un surriscaldamento moderato del regolatore (se invece lo mettiamo più piccolo il regolatore si surriscalderebbe troppo, andando o in protezione o in fumo!).

Regolatore brushed 25A

Le misure dei motori "brushed" nell'automobilismo vengono in genere indicate in cifre; ce ne sono molti, ma nei modelli con scale più usate vengono inseriti motori con misure solitamente standard (tranne in qualche caso sporadico): per le 1:8 la classe del motore è la 700, per le 1:10 la 540, per 1:16 la 380 e per le 1:18 è 370.

Motore "brushless": è ora molto usato, soprattutto per un costo sempre più al ribasso, assorbimenti minori e fluidità maggiori rispetto al "brushed", facile adattabilità su qualsiasi modello.
Qui le cose sono "quasi" uguali a quello che ho scritto prima: i motori vengono distinti a seconda dei "KV", di rado anche in "T", con anteposta una cifra che rappresenta i giri motore calcolabili con la formula semplificata "KV motore x Volt della batteria" al minuto.
Esempio: motore da 3900KV, moltiplicato il voltaggio della batteria che useremo, cioè 7,4 Volt (LiPo), otterremo 28860 giri al minuto.
Come nel caso del "brushed", senza fare calcoli particolari useremo i dati che vengono dichiarati dal fabbricante per gli assorbimenti: il valore è sempre lo stesso, cioè siglato con la "A" di Ampére, dunque con questo dato in possesso possiamo passare al regolatore giusto.
Ad esempio: se abbiamo un motore da 3900KV con assorbimento di circa 9/12A, il regolatore da usare sarà uno con carico sopportabile da 18A (nel caso avessimo un motore con molti più KV e dunque più Ampére assorbiti il regolatore da usare chiaramente sarà con un amperaggio più alto).

Regolatore brushless 1:18 - 18A
Le dimensioni del motore "brushless" sono definite in modo ben diverso: solo in qualche caso il motore viene definito con una "classe" come il "brushed" (solitamente nella 1:10 e 1:8), ma la maggior parte delle volte viene definito con le misure vere e proprie del motore.


Nei modelli automobilistici di classe 1:18 vengono usate svariate misure di motore dai produttori, ma la più usata è la "2030", cioè 20mm di diametro (nell'immagine misura C) e 30mm di lunghezza (nell'immagine misura B).
Non è inusuale che vengano usati motori 2040, 2430 o altre misure simili ,visto che la forza di torsione è pressochè uguale per tutti (ininfluente su scala così piccola), cambiando solo gli ingombri della cassa.

Da non dimenticare il diametro dell'albero motore (nell'immagine misura A): sulle scale maggiori sono quasi tutti unificati, ma nella 1:18 non è proprio così.
Esistono vari spessori dell'albero che variano dal 2 al 2.3 fino al 2.5 (anche se l'ultimo viene usato di più sulla 1:16); chiaramente la scelta dello spessore viene influenzata dal foro del pignone originale utilizzato dal vostro modello, controllatelo sempre prima (... giusto Stefano???)!!!

Sono consapevole (come avevo scritto all'inizio del post) che questo non è un tutorial proprio completo in ogni dettaglio: molte cose sono state tralasciate e parti tecniche non del tutto precisate (come di solito si fa), ma non abbiamo voluto approfondire troppo perchè nel web (su vari forum) ci sono tutorial scritti da esperti che descrivono tutto minuziosamente.
Io voglio solo aiutare chi è alle prime armi nel mondo delle piccole rc elettriche ed impazzisce solo al pensiero di modificare il proprio modello!
Grazie a tutti spero di esservi utile ..... ciao, a presto !
MAX

lunedì 9 dicembre 2013

Oggi ... che motore mi metto !??

Brushless o brushed??? 3000kv, 5000kv o 9000kv????

Gironzolando per diversi forum mi sono imbattuto in domande quali : "Ho comprato questo motore da 7200 kv e la mia macchina adesso va benissimo, consumo corone a non finire ma va da dio!" oppure.... "Sono un neofita non so cosa comperare, cosa mi consigliate?" e le risposte sono state varie........ dall'esperto che sforna equazioni e calcoli vari matematici per dare soluzioni precise e dettagliate con mal di testa al seguito , al famoso.... (ce n'è sempre uno) mettine uno grosso che va meglio di tutti, che così va di brutto .....

Teniamo da conto il fattore tipologia e scala del veicolo (in questo caso buggy  1:18) su cui metteremo il nostro bel motorello,  teniamo da conto il fatto che utilizzeremo un brushless (visto che oramai costano poco e li trovi anche dentro le patatine....) e teniamo anche conto di usare batterie LiPo da 7,4 Volt per comuni mortali, con una scarica di circa 30/35C con amperaggi sotto i 2000mA (30 minuti di corsa bastano no ??? ).







Ora come puoi mettere un motore da 7200 Kv (cioè 7200 giri moltiplicato i volt della batteria in uso) e pretendere che il modello rimanga guidabile in pista e sopratutto integro!!!???? Scarica un totale di ben 53280 giri al minuto!!!
Sarebbe come mettere il motore di un Dragster nel cofano di una 127 (... però farebbe veramente paura http://www.modellismo.net/forum/images/smilies/biggrin.gifhttp://www.modellismo.net/forum/images/smilies/biggrin.gifhttp://www.modellismo.net/forum/images/smilies/biggrin.gif )!!!

Alla fine abbiamo dedotto che nelle 1:18 buggy su pista in terra battuta, un motore deve avere al massimo e non oltre 5000 Kv per essere sfruttato (io personalmente preferisco dal 3900Kv al 4300Kv), ed un minimo di 3500Kv (meno non riuscirebbe ad avere abbastanza velocità in rettilineo), invece dai 5800Kv in su per una 1:18 on road su asfalto o moquettes (raccomandazione: teniamo da conto sempre la struttura esile del nostro povero modello, per il resto è solo bravura ).

Dopo tanti esperimenti e prove su pista, abbiamo fatto (a nostre spese ) delle cosiderazioni finali degne di essere incorniciate come se fossero un quadro costoso:

1. ogni tipologia di modello deve avere il motore giusto;
2. il motore giusto è quel motore che ti permette, in base alla tua bravura e capacità, di correrci in pista senza uscire di continuo, nè rompere la meccanica del tuo modello;
3. solo perchè un motore è molto potente e costoso non vuol dire che sia giusto per voi o sia divertente usarlo.

Spero che vi sia stata utile questa piccola recensione, a breve ne farò una sui regolatori per 1:18 con accoppiamento del motore e dimensioni delle varie casse.

A presto ..... MAX

domenica 1 dicembre 2013

Passione contagiosa ....


Il gruppo diventa sempre più grande !!! Un nuovo video, prova della nostra passione..... ora in HD
Buona visione !!
(doppio clic sul video per ingrandire)



lunedì 4 novembre 2013

Himoto Spino sempre più UP!

Purtroppo, dopo una bella corsetta venerdì pomeriggio e un breve "warm up" sabato pomeriggio in una pausa del maltempo, in questi giorni la pioggia ha lasciato poca tregua.
Allora cosa c'è di meglio, oltre che dedicarsi al wargame (vds. altro mio sito: http://magnaacies.blogspot.it/), che dedicarsi alla messa a punto dei nostri amati mostriciattoli?

Com'era

Com'è ora

Sulla mia Himoto, in particolare, avevo da tempo in mente un paio di modifiche davvero importanti: per prima cosa, "inventare" dei tascinatori che mi consentissero di montare le ottime gomme HSP - RK, che sono le migliori che finora abbiamo provato; per seconda cosa, eliminare tutta la tiranteria in plastica di serie per sostituirla con tiranti regolabili con cui poter modificare convergenza e campanatura.

Le gomme buggy 1/18 HSP - RK

La prima modifica è stata di gran lunga la più difficile da realizzare.
Per prima cosa, ho acquistato su internet un po' di trascinatori Helion in alluminio per la HSP - Helion - RK, che sono preziosissimi perchè sono gli unici in scala 1:18, cioè con il passo interno da 3mm e il dado esterno da 7mm.
La Caster, ad esempio, monta di serie trascinatori da 1:16, perchè hanno il passo interno da 3mm, ma il dado esterno da 8mm.
I trascinatori Helion 1:18, upgrade per la Animus
La Himoto non ha trascinatore, e quindi neanche buco per la spinetta: i semiassi terminano con una parte piatta nella quale va a incastrarsi il cerchione, che ha una "femmina" esattamente con la medesima sezione.
L'unico sistema che mi è venuto in mente per montare un trascinatore senza usare la spinetta è quello di bucare su una delle facce superiori il dadino trascinatore, filettare il foro e farci passare una minuscola vite che vada a intercettare la parte piatta del semiasse.
A complicare le cose, la vite non può ovviamente fuoriuscire superiormente, perchè non si potrebbe più infilare il crechione; insomma la superficie superiore del trascinatore deve essere completamente piatta, quindi la vite deve essere a filo, ma deve potersi avvitare!
Bucare e filettare i trascinatori in alluminio Helion (foro da 2mm) non è stato difficilissimo, il difficile è stato "creare" la vite a testa piatta da 2mm di spessore e circa 3mm di lunghezza.
Ho preso una normale vite da 2mm, l'ho tagliata e ho creato (con un disco sul minitrapano) un minuscolo incavo sulla testa esterna per poterla avvitare; forse nei negozi di ottica o da qualche orologiaio viti del genere si trovano già pronte, e forse la prossima volta vale la pena cercare prima di perdere la vista a fare un lavoro del genere.
Comunque funziona.


Per rendere i tiranti regolabili tutto è stato molto più semplice: ho semplicemente sostituito quelli originali con il kit di tiranti in titanio (ma vanno benissimo anche quelli in alluminio ...) che la GPM produce per la Associated RC18B, che abbiamo acquistato sul sito Asiatees insieme agli ammortizzatori sempre della GPM di cui vi ho parlato in un precedente articolo.





Con le gomme HSP - RK la macchina va molto bene, anche se il merito è soprattutto degli ammortizzatori GPM.
Ora che ho la possibilità di fare regolazioni ho anche allargato leggermente la campanatura in basso (camber negativo), ma per provare biosgna aspettare che smetta di piovere!

sabato 2 novembre 2013

Il Maestro colpisce ancora!

Vi domanderete chi sia il Maestro.
In verità nemmeno noi sappiamo molto di lui.
Il Maestro è colui che nella sua lunghissima vita modellistica ha visto tutto, costruito tutto, modificato tutto; ha solo circa 35 anni, ma pare abbia iniziato molto presto, chiedendosi come rifare l'assetto della carrozzina sulla quale veniva portato a spasso prima che imparasse a camminare ...
Il Maestro è colui che, mentre gira in pista con la sua macchinetta, pensa a come la dovrà modificare (anche se va già benissimo), e per questo sbatte in continuazione.
Il Maestro è colui che, mentre stai girando in pista a tutta con la tua macchinetta, ti parla di continuo in sottofondo di come ha fatto quella modifica 10 anni fa, e per questo tu ti deconcentri e inevitabilmente sbatti (vero Carlo????).
Non c'è costruzione o modifica che lo spaventi, non c'è problema tecnico che non sia risolvibile; è una vera macchina da guerra.
Il suo tallone d'Achille? I servocomandi dello sterzo, ma solo perchè non ha ancora trovato il modo di costruirseli da solo ...
A questo punto vi domanderete cosa abbia combinato per giustificare il titolo di questo articolo.
Beh, date un'occhiata al breve filmato qua sotto.


giovedì 24 ottobre 2013

Il pignone da "INCUBO"

E' arrivato il momento di parlare di questi pignoni per auto 1:18 che danno il mal di testa a chi vuole cambiare il rapporto della propria auto o semplicemente renderla più veloce e scattante al bisogno.



 










A differenza delle sorelle maggiori che hanno quasi tutte una numerazione  chiamata "pitch " pressoché unificata per scala di appartenenza, le piccole hanno un incrocio di pignoni a passo diverso davvero assurdo e a volte mai menzionato dai venditori, creando panico e assidue ricerche nei forum per sostituire i suddetti nel proprio modello.

Dopo ricerche, acquisti errati e prove sui diversi modelli (un ringraziamento a Carlo e Stefano), posso fare una lista di tipologia pignone /modello così gli acquisti saranno più rilassati e semplici.

Pignone /corona 42 pitch o nominata passo 0.6: 
HSP / RK /ANIMUS, ANDERSON MB4 / LRP SHARK18 / DURATRAX VENDETTA, VRX DART BX, JAMARA Z18 / JACKAL RIPMAX / DROMIDA BX4 /FOCUS MINI, CARSON X18, LOSI MINI-T (tutte le versioni mini), HIMOTO SPINO / LRP MAVERICK ION (tutte le varianti), IRON TRACK.

Pignone /corona 48 pitch o nominata passo 0.5 :
TEAM ASSOCIATED RC18 (tutte le varianti), XRAY M18 (tutte le varianti), CASTER RAGING FUSION18 /HOBBYTECH STR8MB / MINI RAVE.

Grazie a tutti, Max

martedì 22 ottobre 2013

Il ritorno del "MOSTRO"

Finalmente l'ho trovata !!! Dopo lunghe ricerche sul web sono riuscito a trovare la riproduzione perfetta  della MB4 Anderson o comunemente conosciuta come LRP Shark 18 / Duratrax Vendetta ..... Non me la sono fatta scappare!!!
Produzione chiaramente cinese (come quasi tutto nel modellismo), prodotta dall'azienda cinese Huan Qi, la mia scelta è stata ben ponderata per motivazioni del tutto funzionali (correndo in pista sterrata la piccola buggy di vecchia concezione era perfetta allo scopo).
L'acquisto è stato molto facile, basta mettere insieme ebay e tanta fortuna .... Il venditore in questo caso è italiano, con soli 90 € spese di spedizione incluse sono diventato possessore di una splendida icona del micro buggy del passato.





Modello chiaramente RTR come quasi tutte le 1:18 in commercio; monta motore brushed 380 con albero da 2,3 mm e pignone pitch 42 da 16 denti con accoppiamento corona da 41 denti.
Chiaramente, essendo un modello di tanti anni fa, il voltaggio regolatore e pacco batterie è di 6 Volt, con vasca porta batterie molto ridotta viste le piccole dimensioni delle NiMh e servo di dimensioni generose derivato dalla 1:10.


Telaio in materiale plastico molto capiente visto la dotazione ingombrante di serie, plastica molto spessa e rigida (come quelle di una volta!!, direbbero i "vecchi") assenza di rinforzo centrale visto che la vasca centrale ha un bordo di ben 1,5 mm per uno spessore di circa 4 mm.
Dotazione di tutto rispetto anche nei leveraggi, braccetti con registro di diametro sostanzioso filettatura M4 nell'anteriore e M3 nel posteriore, varie parti in robusto alluminio che vanno dall'albero centrale alle torrette ammortizzatori  e piastra rinforzo di sterzo.


Auto completamente cuscinettata e dotata di omocinetici in materiale plastico sia nell'anteriore che nel posteriore, dotata di trascinatori di grande diametro (misura standard 1:10).
Massima regolazione di campanatura, caster, camber e addirittura la possibilità di regolare tramite piastrine pre forate opzionali la convergenza al posteriore.

Montando differenziali con satelliti il set up è facile come le buggy di scala maggiore, con l'ausilio di grassi o di olii siliconici di varie durezze si può regolare l'anteriore ed il posteriore in base alla propria guida e alla pista (nel web esistono upgrade vari come il differenziale a sfere completo, o il one way da montare all'interno dei differenziali originali).
Buoni anche gli ammortizzatori: la scorrevolezza è ottima, peccato la mancanza di ghiera per la compressione della molla.
Presente anche il sistema opzionale di barre anti rollio anteriori e posteriori (da utilizzare su piste di moquettes per un miglior inserimento in curva).

Nella dotazione originale la piccola "gloria" non mi fa impazzire; chiaramente teniamo da conto il fatto che sono un grande estimatore del brushless e delle batterie LiPo, dunque la mia impressione nelle prestazioni in versione originale non dovrebbe essere molto tenuta da conto (impressione super positiva sulle prestazioni alla sostituzione del motore con un 4300Kv e batterie LiPo da 1800mA ).


In sintesi : la piccola Anderson o Huan Qi a dir si voglia è una fantastica buggy, datata ... è vero!, ma con una dotazione meccanica impeccabile. Nel web esistono tantissimi optional per poterla trasformare a piacimento fino a renderla un Buldozzer in alluminio e carbonio !! (io ho già cominciato)

PRO: Plastiche ottime, giochi su giunti e mozzi quasi assenti, regolazioni set up all'altezza delle sorelle maggiori, upgrade e ricambi reperibili in tutto il mondo (comprese conversioni in carbonio), scorrevolezza disarmante, nata per correre sulla terra.

CONTRO: Fuselli di sterzo con sfere unione braccetti in plastica poco resistenti agli urti (ne ho già rotto uno .... grazie Stefano!), essendo una macchina un po vecchiotta non ha una "forma" molto sinuosa rispetto alle altre 1:18 (sembra un ippopotamo con le ruote), motore ed elettronica di serie pessime (versione prodotta dalla Huan Qi).



A voi l'ardua sentenza !!! Ciao da Max